Negli ultimi mesi, il Comitato Emergenza Cultura si è confermato un interlocutore fondamentale per il comparto culturale del Piemonte, portando avanti istanze condivise da un settore in crisi e facendosi portavoce delle sue necessità presso le istituzioni regionali. Grazie al lavoro capillare di raccolta dati e al dialogo costante con operatori e associazioni, il Comitato ha posto all’attenzione della politica le gravi criticità legate ai ritardi nei pagamenti e alla gestione dei fondi pubblici per la cultura.
I risultati del sondaggio promosso dal Comitato hanno offerto un quadro chiaro e inequivocabile della situazione, contribuendo direttamente alla presentazione di atti concreti in Consiglio regionale. Tra questi spicca l’ordine del giorno presentato dai Consiglieri del Movimento 5 Stelle, un passo significativo per vincolare la Giunta a lavorare sui problemi emersi.
Un ordine del giorno per la cultura: impegno della Regione sui ritardi dei pagamenti
L’Ordine del Giorno presentato dai Consiglieri del Movimento 5 Stelle, e successivamente approvato dal Consiglio regionale, rappresenta un risultato tangibile dell’azione collettiva sostenuta dal Comitato. Questo documento impegna formalmente la Giunta regionale ad affrontare le problematiche segnalate nel sondaggio, tra cui:
- La necessità di ridurre i tempi di erogazione dei fondi già stanziati.
- L’urgenza di migliorare la trasparenza e la comunicazione nei processi amministrativi.
- L’obbligo di armonizzare le tempistiche di rendicontazione con quelle dei pagamenti, per evitare di mettere ulteriormente in difficoltà le realtà culturali.
Questo atto non è solo una dichiarazione di intenti, ma un vero strumento politico che vincola la Giunta a interventi concreti. È un segnale forte che testimonia come il lavoro del Comitato abbia saputo trasformare i dati raccolti in azioni istituzionali capaci di incidere nella realtà.
L’interrogazione di AVS: ulteriore pressione sulle Istituzioni
Parallelamente, le Consigliere Alice Ravinale e Giulia Marro del gruppo AVS hanno presentato un’interrogazione alla Giunta regionale, chiedendo chiarimenti sui ritardi nell’erogazione dei fondi del Bando Cultura 2023 e sull’incertezza che ancora avvolge il Bando Cultura 2024, di cui non è stata pubblicata la graduatoria a una settimana dalla fine dell’anno.
Questa interrogazione sottolinea ulteriormente le difficoltà in cui si trovano gli operatori culturali, evidenziando la mancanza di strumenti finanziari e la precarietà della programmazione dovuta ai ritardi regionali. Anche se non ha la forza vincolante di un ordine del giorno, questa iniziativa amplifica la pressione politica sulle istituzioni, contribuendo a mantenere alta l’attenzione sui problemi del settore.
Un lavoro che inizia a dare frutti
Grazie al lavoro del Comitato Emergenza Cultura, il settore culturale piemontese sta trovando una voce unitaria capace di interloquire con efficacia con le istituzioni. Gli atti politici recenti dimostrano che il nostro impegno sta iniziando a produrre effetti concreti, ma c’è ancora molto da fare.
Continueremo a monitorare l’operato della Giunta regionale, a sostenere le istanze dei lavoratori e delle associazioni culturali, e a stimolare un confronto costruttivo per garantire che la cultura riceva il sostegno che merita. Il nostro lavoro non si ferma qui: il cambiamento richiede costanza, visione e, soprattutto, la collaborazione di tutti gli attori coinvolti.