Gentile Assessore Vittoria Poggio,
il suo impegno e la sua attività, svolta alacremente con tutti i suoi colleghi, riteniamo ben rappresentino l’istituzione pubblica più vicina al comparto cultura Piemonte.
All’Assessorato alla Cultura della Regione i soggetti operanti nel campo si affidano affinché siano stabilite le iniziative più efficaci di contrasto all’attuale crisi del comparto.
Dall’incontro che abbiamo avuto in videoconferenza ad oggi, avete risolto fattivamente alcune problematiche: l’immediata approvazione del bilancio di previsione; la continuazione dei servizi delle ragionerie e la liquidazione dei saldi 2018 e degli anticipi 2019, che, dobbiamo segnalare, non sono ancora giunti a tutti i soggetti e che quindi richiediamo siano corrisposti al più presto in considerazione della grave situazione. Questa liquidità ricevuta dai soggetti è stata purtroppo immediatamente assorbita dai prestiti bancari e, non potendo contare in questo periodo sulle entrate derivanti dalle attività e continuando a permanere le spese strutturali, tutti gli organismi culturali si trovano senza liquidità e in grande difficoltà per la loro stessa sopravvivenza.
Inoltre le diverse forme di sostegno previste dal D.L. “Cura Italia” per ora non risultano d’aiuto al settore culturale, se non per alcuni soggetti l’esigua somma di 600 euro ad operatore per il mese di marzo; nulla è stato previsto a sostegno delle organizzazioni culturali: micro, piccole e medie imprese di diversa natura (associazioni, cooperative, fondazioni, ecc...) che, con il perdurare della crisi, si trovano senza prospettiva, se non quella drammatica della disoccupazione (secondo l’Osservatorio sono circa 85.000 le persone impegnate in Piemonte) e dell’annientamento delle attività su tutto il territorio.
In ragione di questa emergenza, ricordiamo nuovamente che alcuni soggetti aspettano ancora i saldi 2018 e gli acconti 2019 e chiediamo una risposta positiva alla richiesta di una rapida assegnazione dei saldi 2019 e una sollecita definizione e pubblicazione dei bandi per l’anno in corso, che dovrebbero prevedere un’immediata assegnazione degli anticipi al 70% e l’attivazione di un “fondo speciale di contrasto alla crisi’’, che proponiamo del 30%, in modo tale che, entrambe le percentuali, possano essere subito assegnate nella misura di una somma pari al 100% dei contributi assegnati nel 2019.
Ricordiamo inoltre quanto indicato nella scaletta inviata precedentemente.
In parallelo all’impegno economico, che potrebbe essere rapidamente liquidato con un accordo fra la Regione e una società finanziaria, restano importanti le relative tempistiche e modalità di assegnazione dei contributi che, come già richiesto nella scaletta riportata in allegato, dovrebbero essere sveltite e facilitate, prevedendo deroghe alle abituali scadenze e innovative modalità di rendicontazione (fra queste le difficoltà di co-finanziamento e il necessario slittamento di alcune attività riconosciute nel 2019 che non si sono ancora potute svolgere nel 2020) e che semplifichino l’iter amministrativo per i consuntivi e consentano il riconoscimento anche di programmi non integralmente realizzati per cause di forza maggiore e i possibili slittamenti di parte delle attività nel 2021.
Crediamo inoltre, come già espresso nel documento inviato in allegato, sia importante evidenziare già nella formulazione dei bandi una direttiva principale che riconosca in particolare lo sviluppo “... dei servizi, delle strutture, della ricerche, dei progetti, delle produzioni e delle loro massima circuitazione, per una maggiore ricaduta sul territorio e incremento della partecipazione della popolazione al processo culturale nelle sue diverse forme...”. Altrettanto importanti restano le iniziative rivolte alla promozione e al rilancio del sistema produttivo culturale e regionale, in termini di internazionalizzazione e di circuitazione all’estero delle produzioni, anche nell’ottica di progettualità riconosciute dall’Unione Europea.
Restiamo dunque disponibili al confronto in merito alle nuove modalità di impostazione dei bandi, le cui bozze speriamo riusciate a predisporre al più presto, nonostante le difficoltà che, ci rendiamo conto, anche voi state subendo.
Un’ultima questione in merito a quanto la Regione Piemonte potrebbe suggerire al Governo: l’apertura di un fondo per la cultura a livello nazionale, da gestire a livello regionale, per la raccolta di risorse dai privati che potrebbero avere un riscontro anche sul piano fiscale con un’eventuale riduzione delle imposte. Bisognerebbe anche cosiderare gli operatori intermittenti e quelli che non hanno tetto fiscale che dovrebbero comunque essere riconosciuti, secondo modalità opportune da definirsi, per il particolare contributo di attività molto diffuse nell’ambito culturale.
Ricordiamo inoltre l’importanza del ripristino del 2x1000 sulla dichiarazione dei redditi da destinarsi alle associazioni culturali e del 5x1000 da destinarsi al no profit.
Queste ultime istanze del Comitato Emergenza Cultura Piemonte da proporre al Governo, concordano con quanto è in questi giorni valutato e richiesto, in diversi coordinamenti dagli operatori e dalle Istituzioni del settore a livello locale e nazionale.
Ringraziando per l’attenzione e restando in attesa di un cortese riscontro,
cordiali saluti.
Il Presidente del Comitato Emergenza Cultura Piemonte
Gabriele Boccaccini
Lettera inviata il 3 aprile 2020 a:
Spett.le Regione Piemonte, Assessorato alla Cultura, Turismo e Commercio alla c.a. dell'Assessore Vittoria Poggio
e p.c.
- al Direttore Marzia Baracchino
- ai Responsabili di Settore
- Dr. ssa Raffaella Tittone
- Dr. Marco Chiriotti