Il Comitato Emergenza Cultura Piemonte è stato protagonista di un'importante audizione presso la VI Commissione permanente del Consiglio Regionale del Piemonte (Cultura e spettacolo; beni culturali; musei e biblioteche; istruzione ed edilizia scolastica; università, ricerca; politiche dei giovani; sport e tempo libero; cooperazione e solidarietà; minoranze linguistiche) in data 9 aprile 2025. Questo incontro ha rappresentato un'occasione fondamentale per presentare direttamente alle istituzioni regionali le istanze e le proposte del Comitato, così come delineate nel documento programmatico, precedentemente condiviso con tutti i consiglieri.
Come noto, il Comitato Emergenza Cultura Piemonte è un organismo spontaneo, apartitico, nato nel 2010 con l’obiettivo di promuovere il dialogo e la collaborazione con le pubbliche amministrazioni per lo sviluppo della cultura in ogni sua espressione. La richiesta di audizione è nata proprio dalla volontà di far conoscere l'attività del Comitato e di proseguire il lavoro di crescita del settore culturale piemontese, riconosciuto come strategico per lo sviluppo del territorio.
Un focus sulle priorità per il futuro della cultura
Durante l'audizione, il Presidente del CEC, Alessandro Gaido, ha innanzitutto ringraziato la Commissione Cultura e la sua Presidente per l'opportunità di confronto, sottolineando il contributo di consiglieri di maggioranza e opposizione al piano Rafforza Cultura. Nonostante l'avvio di questo importante piano, Gaido ha evidenziato come resti cruciale l'attivazione di un canale permanente di comunicazione tra il CEC e la Commissione consiliare. A tal fine, sono state proposte due strade principali: il mantenimento di incontri informali e la piena operatività dei Tavoli della Cultura, istituiti con la Legge Regionale 11/2018. Questi tavoli sono visti come una potenziale cabina di regia per la programmazione condivisa del futuro culturale del territorio. Il Comitato è presente a tutti i tavoli della cultura istituiti dalla Regione.
Il report dell'audizione
Stefania Rosso, Vicepresidente del CEC e referente per lo spettacolo dal vivo, ha posto l'accento sull'internazionalizzazione delle imprese culturali. È stata proposta l'attivazione di un tavolo di lavoro dedicato all'elaborazione di politiche specifiche per favorire la presenza delle produzioni culturali nei mercati internazionali e rafforzare la competitività delle imprese nei partenariati europei. Una richiesta specifica riguarda la revisione della rendicontazione per includere le spese sostenute all'estero, accompagnata dalla necessità di strumenti economici di sostegno e azioni di advocacy e lobbying a livello europeo, sfruttando anche le risorse regionali presenti a Bruxelles.
Vanda Cremona, referente del CEC per il Tavolo Tematico Biblioteche, Archivi e Filiera del Libro, ha richiamato l'attenzione sull'emergenza lettura in Italia e in Piemonte. Pur essendo la percentuale di lettori piemontesi sopra la media nazionale, resta inferiore ad altre regioni del Nord-Ovest. È stata ribadita la necessità di potenziare la promozione della lettura, soprattutto nei quartieri disagiati e nei piccoli comuni, e di adottare un Patto per la Lettura regionale in linea con la legge nazionale. Le librerie indipendenti sono state riconosciute come importanti presìdi culturali da sostenere.
Irene Pittatore, artista e referente per l’arte contemporanea del Comitato Emergenza Cultura Piemonte, ha sottolineato con forza l’importanza di rendere strutturale e calendarizzato il confronto tra Comitato e Commissione, in seno ai Tavoli della Cultura come spazio fondamentale di coprogettazione e visione condivisa. Ha posto l'accento sulla necessità di preservare le condizioni di esistenza e le specificità di ricerca di tutte le organizzazioni artistiche, in particolare quelle più fragili, e ha suggerito di alleggerire proporzionalmente il carico burocratico, proponendo una diversificazione per le "Attività espositive" tra organizzazioni museali e strutture più piccole. Ha infine evidenziato l'importanza del coinvolgimento del pubblico attraverso investimenti in politiche educative e di prossimità con le organizzazioni culturali, a partire dalla scuola primaria e in un'ottica di apprendimento permanente.
Antonella Lo Presti, Presidente del Coordinamento Associazioni Musicali di Torino, ha sottolineato il ruolo fondamentale della musica come benessere, socialità e forma d'arte. Per garantire la diffusione di questo benessere culturale, è essenziale favorire stagioni musicali stabili, il ricambio generazionale nelle associazioni musicali attraverso il sostegno ai giovani, la garanzia di spazi e risorse a lungo termine, anche con bandi triennali.
L'audizione del Comitato Emergenza Cultura Piemonte presso la VI Commissione rappresenta un momento significativo di dialogo e collaborazione tra il mondo della cultura e le istituzioni regionali. L'auspicio è che questo confronto possa tradursi in azioni concrete per la crescita e il rafforzamento del settore culturale piemontese, in linea con le priorità delineate nel documento programmatico e discusse durante l'incontro. Il CEC continua il suo impegno per una politica culturale a misura della persona, della professione e della comunità.